Guida Semiseria all’ Ascolto della Musica

Guida Semiseria all’ Ascolto della Musica

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Premesso che ormai siamo circondati da apparati che rendono possibile ascoltare musica tutto il giorno, dovunque ci troviamo e qualsiasi attività stiamo svolgendo, nei trasferimenti in auto con l’autoradio, in autobus o per strada con lo smartphone, a lavoro con la radio o il pc, o a casa con impianti di ogni genere, la domanda che vi pongo è la seguente: potremmo sopravvivere agli stress quotidiani senza musica?

Se la risposta è , potete abbandonare la lettura e continuare a vivere tranquilli, ma se avete risposto no, allora dedicate qualche minuto alla lettura di qualche consiglio.

Innanzi tutto voglio precisare che mi riferirò esclusivamente alla musica riprodotta, giacché quella dal vivo ritengo sia un’esperienza talmente personale, che non esistono consigli universali.

Chiariti i presupposti, vediamo come ottimizzare in modo appagante l’ascolto della nostra musica preferita, enunciando le 6 regole auree del buon ascolto:

  • Dedichiamoci all’ascolto: la musica di sottofondo va benissimo per accompagnarci, ma se vogliamo ascoltare veramente, dobbiamo sederci e concentrarci su quello che stiamo ascoltando. Solo così riusciremo a cogliere appieno ogni sfumatura, rendendo l’esperienza appagante.
  • Isoliamoci dai disturbi: ok, non intendo spedirvi in un monastero in Tibet per ascoltare un disco, ma sarebbe opportuno approfittare di un momento e un luogo in cui abbiate un’accettabile probabilità di poter dedicare un’oretta almeno senza che vi interrompano ogni 5 minuti. Il mondo sarà lì ad aspettarci anche tra un’ora e soprattutto va avanti anche senza la nostra attenzione!
  • Rispettiamo un programma: tassativo per musica classica, jazz, rock (soprattutto progressive), ma altamente consigliabile sempre, sarebbe meglio ascoltare un’opera musicale nel suo sviluppo complessivo, così come pensata dall’artista. Lasciamo le playlist al jogging o alla “partenza intelligente” per le ferie estive.
  • Scegliamo sempre il miglior supporto: sento già le grida del “popolo degli mp3”, ma se vogliamo ascoltare al meglio, dobbiamo approfittare della massima qualità disponibile. Quindi partiamo almeno dai CD o i vecchi LP in vinile, per arrivare ai files in alta definizione (musica liquida), ormai sufficientemente reperibili online (http://www.hdmusicstore.ithttp://www.hdtracks.comhttp://www.linnrecords.com ecc.)
  • Usiamo un impianto veramente HIFI: se dopo aver scomodato uno Chef internazionale per preparare una pietanza indimenticabile, ce la divoriamo in fretta e furia con piatti e posate di plastica su uno strapuntino e con un pessimo vino, forse dovevamo farci una frittata! Questo per dire che, tralasciando magari gli esoterismi high end (non tutti vogliono e/o possono), dotiamoci almeno di un impianto che meriti la qualifica di HIFI (sorgente, amplificazione e diffusori o cuffie), unico modo per riprodurre al meglio i nostri supporti, giustificando l’impegno dei punti precedenti.
  • Distrazioni ammesse: se siete sopravvissuti fino a qui, vi interessa davvero ascoltare bene la musica e allora vi voglio concedere un paio di distrazioni: non guasterebbe, mentre scorre la musica, buttare un occhiata alle note sull’opera e sull’artista, mentre sorseggiate un buon brandy (accettabili anche whisky, rum, gin, grappa ecc., l’importante è che siano buoni)

Buon Ascolto!!!

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Home Theatre

Home Theatre

Home Theatre

Home Theatre

Cosa si intende per home theatre (traduzione in italiano “cinema in casa”)?

home theatre

E’ il termine inglese che nel mondo identifica un impianto audio/video casalingo realizzato osservando alcuni standard qualitativi e componentistici definiti.

Gli elementi che compongono un tale impianto si dividono in apparecchiature audio e video, che semplificando possiamo elencare in:

TELEVISORE O SCHERMO: è il terminale video del nostro impianto e va scelto accuratamente in base al suo reale utilizzo e all’ambiente in cui sarà installato.

SORGENTE AUDIO/VIDEO: lettori Blu Ray, DVD, sintonizzatore satellitare o tv digitale terrestre, CD player, giradischi, piuttosto che Hard Disk di rete, smatphone, ipod, o le più datate vcr , laserdisc, ecc..

AMPLIFICAZIONE A / V: rappresenta la “centrale di gestione” di tutto l’impianto: riceve il segnale proveniente dalle sorgenti e lo invia al nostro sistema di diffusori acustici.

SISTEMA DI DIFFUSORI: dal semplice impianto stereo (2 diffusori) ai più complessi home theatre (fino a 11+1 diffusori), sono questi i componenti di più complesso posizionamento e dai quali dipenderà il coinvolgimento che il nostro impianto sarà capace di generare.

La componente audio, grazie al funzionamento del nostro cervello adeguatamente supportato dall’introduzione di specifici formati multicanale, è sicuramente quella che inciderà maggiormente nell’effetto di coinvolgimento nella visione.

Un buon impianto home theatre deve permetterci di riprodurre un film con la qualità e la fedeltà audio/video che si avvicini il più possibile a quella ottenibile in una sala cinematografica.

Chiaramente molto dipenderà dalla qualità e dall’installazione degli apparecchi che comporranno il nostro impianto e, conseguentemente, da quanto siamo disposti a investire per la nostra passione, ma è altrettanto certo che, con scelte oculate e professionalmente determinate, è possibile raggiungere un ottimo livello qualitativo anche con una spesa accettabile (spesso inferiore a quanto si possa immaginare) e questa rappresenta la nostra “mission impossible”.

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PER CONTATTI E INFORMAZIONI: info@arch-hifi.it  -  348-7060447

 

Alta Fedeltà

Alta Fedeltà

Anteprima Alta Fedeltà

Mai come oggi si ascolta musica, con diversi apparati e in tutte le situazioni

L’avvento del formato MP3 e dell’iPod e simili, da una parte ha aumentato la diffusione della musica, ma contemporaneamente ha allontanato “le masse” dall’ascolto in alta fedeltà, ritenuto dai più troppo complicato, costoso e sicuramente meno pratico.

Se sulla praticità è difficile competere con un minuscolo lettore MP3 o con l’inseparabile smatphone, sicuramente però tali dispositivi nulla possono in termini di qualità rispetto al più semplice ed economico degli impianti HI-FI.

Per questo motivo ci sembra importante enunciare alcuni principi guida sulla composizione e utilizzo di un impianto di alta fedeltà che possano, facilitare l’avvicinamento di tutti al fantastico mondo dell’ascolto di qualità, in grado di trasmettere sensazioni ed emozioni di gran lunga più appaganti.

Chiariti i presupposti, iniziamo col enunciare alcuni principi di base intorno ai quali ragionare:

Un impianto HIFI

  1. serve a ricostruire in maniera più attendibile possibile un evento musicale;

  2. non può riprodurre quello che non esiste nella registrazione dell’evento;

  3. non può migliorare una registrazione, ma può facilmente peggiorarla;

  4. non ha prestazioni che prescindono dall’ambiente in cui riproduce l’evento;

  5. non deve necessariamente sacrificare un locale ad uso esclusivo;

  6. non suona ugualmente per tutti gli ascoltatori;

  7. non migliora sempre al crescere dell’investimento a lui dedicato.

Rimandando agli approfondimenti le considerazioni su l’evento musicale, la sua “registrazione” e l’ambiente in cui lo ascolteremo e, senza entrare in inutili tecnicismi, è per ora sufficiente dire che il messaggio musicale registrato sui nostri supporti (disco in vinile, CD, DVD, ecc.) è composto da impulsi elettrici che, letti dalla sorgente, vengono “potenziati” dall’amplificatore e inviati agli altoparlanti che li trasformano in vibrazioni delle membrane che, spostando l’aria, producono i suoni che ascolteremo.

 

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Diffusori ad Incasso

Diffusori da Incasso

 Anteprima Diffusori da Incasso

Una volta confinati in installazioni per locali pubblici, o comunque considerati come soluzione di ripiego, i sistemi di diffusori da incasso sono oggi notevolmente migliorati e perfettamente utilizzabili in installazioni in cui si richieda una qualità HIFI.

Molte tra le più blasonate aziende del settore hanno infatti a catalogo prodotti di raffinata tecnologia, che riescono a garantire prestazioni assolute di altissimo livello, arrivando a costare anche migliaia di euro.

Tuttavia questa tipologia di diffusori è ancora poco conosciuta e quindi utilizzata, pur potendo risolvere numerosissime “installazioni impossibili”, con l’importante valore aggiunto dell’eleganza della loro quasi completa invisibilità e assenza di invasività in ambiente.

Per queste caratteristiche i diffusori da incasso sono la soluzione che andrebbe sempre più consigliata e utilizzata in tutti quei casi in cui, pur desiderando godere di un ascolto in alta fedeltà (sia stereofonico che home theatre), non si dispone di un ambiente da dedicare esclusivamente a sala d’ascolto, come accade nella stragrande maggioranza dei casi.

Ma per non mortificare degli ottimi prodotti con banali errori di installazione, abbiamo bisogno di conoscere e applicare alcune semplici regole di base:

  1. LA SCELTA E IL POSIZIONAMENTO DEL SISTEMA DI DIFFUSORI DA INCASSO VANNO PONDERATI CON L’AIUTO DI UN PROFESSIONISTA DEL SETTORE.

  2. PER L’INSTALLAZIONE E’ TASSATIVO SEGUIRE ATTENTAMENTE QUANTO PREVISTO NEGLI APPOSITI MANUALI DALLA DITTA PRODUTTRICE E UTILIZZARE SEMPRE E ESCLUSIVAMENTE GLI ACCESSORI FORNITI (PER ESIGENZE PARTICOLARI RIVOLGERSI SEMPRE A INSTALLATORI PROFESSIONISTI).

  3. SEPPURE NON STRETTAMENTE NECESSARIO, E’ CONSIGLIABILE SOVRADIMENSIONARE SEMPRE UN PO L’IMPIANTO DI DIFFUSIONE, IN PREVISIONE DI POSSIBILI MIGLIORAMENTO DELLA CATENA A MONTE.

Enunciati i principi di base, va sottolineata l’importanza di una valutazione attenta da parte di personale specializzato qualora l’installazione interessi pareti (perimetrali o di tramezzatura interna), soffitti e controsoffitti e/o inserimento in arredi mobili presenti o progettati su misura.

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