Il subwoofer introduzione

 

 

Il subwoofer: cos’è?

INTRODUZIONE

di Umberto Valentini , pubblicato il 02 maggio 2016 nel canale ARCH-HIFI

Creatura mitologica che abitualmente ama vivere negli abitacoli delle auto dei componenti della tribù dei “CarAudiofili”, feroci appartenenti alla Setta che adora la divinità bifronte Musica & SPL, ma non disdegna abitare anche le case degli appartenenti all’altra tribù, altrettanto feroce, dei “CineAudiofili”: nonostante la sua capacità di “ruggire” con potenza devastante, esso non si manifesta in forma spaventosa, risultando spesso addirittura “amabile”

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Ok abbiamo voluto scherzare un po’, ma in realtà non è raro imbattersi in luoghi comuni e fraintendimenti riguardanti il Subwoofer, tanto da ritenere opportuno chiarirne gli aspetti e le caratteristiche fondamentali, attraverso questa breve trattazione.

Significato del termine Subwoofer

Partendo dal presupposto che tutti noi sappiamo cos’è un woofer, aggiungere la desinenza “sub” lascia facilmente intendere che si tratti di qualcosa “sotto”, più in basso, rispetto al woofer.

E in effetti è proprio di questo che si tratta: il Subwoofer è un altoparlante destinato a riprodurre le frequenze inferiori a quelle che abitualmente possono essere riprodotte dalla maggioranza dei woofer che equipaggiano i nostri sistemi di diffusori.

Infatti i diffusori sono equipaggiati solitamente con altoparlanti tra i 13 cm. e i 20 cm. di diametro (non consideriamo qui sistemi di maggiori dimensioni e complessità), che per propri limiti fisici, non possono riprodurre frequenze inferiori a circa 40 Hz, spesso con artefici e configurazioni complesse.

Ma noi sappiamo che il messaggio musicale può contenere frequenze inferiori ai 20 Hz e che il nostro orecchio potrebbe percepire anche i 16 Hz e allora come recuperare questa porzione sonora?

Ecco che arriva in nostro soccorso il Subwoofer, deputato appunto a riprodurre una gamma di frequenze solitamente compresa tra i 20 Hz e gli 80 Hz.

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Come è fatto il subwoofer

Esistono numerose tipologie di Subwoofer, ognuna delle quali a sua volta composta da moltissimi prodotti per ogni marchio: questo comporta per l’acquirente una tale vastità dell’offerta da generare spesso dubbi amletici, col rischio di non riuscire a individuare la soluzione più adatta.

Tanto per avere un’idea, questi sono alcuni sistemi di carico possibili (per singolo altoparlante):

sistemi_carico

 

Per cercare di districarsi in questa “selva oscura”, evitando contemporaneamente di costringere il lettore a un corso accelerato di fisica e acustica, cercherò di spiegare in modo facilmente comprensibile (mi perdoneranno i più tecnici per le semplificazioni) le principali caratteristiche da considerare per operare una scelta ragionevolmente adeguata.

Per poter scegliere però, iniziamo a conoscere un po’ meglio quali sono i parametri che differenziano le diverse tipologie di Subwoofer, che sommariamente possiamo così enunciare:

 

  1. Tipologia di caricamento dell’altoparlante
  2. Costruzione del “mobile”
  3. Estensione e taglio delle frequenze
  4. Livello di emissione e tenuta di potenza
  5. Trattamento del segnale (taglio, equalizzazione, fase ecc.)

 

E’ opportuna una premessa derivante da mie personali convinzione, comunque suffragata da basi scientifiche e pareri molto più autorevoli: un sistema in “cassa chiusa”, spesso pretestuosamente considerato più “audiofilo”, per poter riprodurre le frequenze più basse (20-40 Hz), avrebbe bisogno di altoparlanti molto specifici e difficilmente reperibili (oltre a casse di dimensioni spesso proibitive), a meno di ricorrere a equalizzazioni passa-alto che ne assimilerebbero la risposta finale a quella di un bass-reflex.

Per questo motivo, ritengo utile escludere in partenza la trattazione di questi sistemi, ritenendoli non adatti all’impiego di cui ci occupiamo in questa trattazione.

 

P.S. Prima di procedere, ritengo doveroso menzionare Gian Piero Matarazzo e Franco Sorino (autorevoli firme della rivista AudioReview) e Paolo Viappiani, dagli articoli e pubblicazioni dei quali ho attinto le mie umili conoscenze che qui cercherò di riportare, opportunamente molto semplificate.

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